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Progetto Internazionale
per la conservazione
dell'Araba Fenice |
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Quest’anno Birdlife International e LIPU hanno proposto di sostenere il progetto di conservazione di una specie, un buffo uccello dal piumaggio nero cangiante, con la testa calva e il becco ricurvo, ma con una storia affascinante e ricca di valore simbolico: l’Araba Fenice.
E’ l’uccello messaggero di fertilità rilasciato da Noe’ dalla sua arca come raccontato nel Vecchio Testamento; consacrato dagli antichi Egizi oltre 4500 anni fa ed è anche l’uccello che con le sue migrazioni guidava i musulmani alla Mecca. |
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L’impegno della Fiera del Birdwatching, sarà solo il primo sostegno necessario per realizzare questo importante progetto di conservazione della popolazione orientale dell’Ibis eremita settentrionale (Geronticus eremita). La peculiarità di tale progetto, consiste nel fatto che vede uniti idealmente tutti i territori internazionali aderenti alla rete Birdlife, ed operativamente un pool di italiani e di siriani che lavoreranno insieme nel monitoraggio e per la conservazione di questa colonia recentemente scoperta.
Nell’Aprile 2002 una piccola colonia del rarissimo Ibis eremita settentrionale è stata scoperta dall’ ornitologo Italiano Gianluca Serra nel deserto della Syria.
Si tratta dell’unica colonia della popolazione orientale della specie considerata estinta dopo la scomparsa dell’ultima colonia Turca nel 1989.
La popolazione orientale e’ geneticamente distinta dalla lontana e altra unica popolazione superstite, in Marocco. La specie e’ per questo classificata da IUCN e BirdLife come “Criticamente minacciata” ovvero a rischio di estinzione totale entro i prossimi venti anni.
Si tratta probabilmente della più importante scoperta ornitologica e conservazionistica degli ultimi trent’anni nel medio oriente. L’Ibis era considerato estinto in Siria da oltre 70 anni, ma la scoperta ha rinverdito le speranze di poter ancora salvare la popolazione orientale di questo affascinante ed enigmatico uccello, al centro di storia, religione e leggende antichissime.
Secondo interviste con i nomadi e beduini dell’area, fino a meno di venti anni fa restavano centinaia di coppie in varie colonie di Ibis eremita nel remoto deserto Siriano. Il declino di questa specie e’ stato rapidissimo e massiccio, probabilmente dovuto al disturbo ed alla persecuzione. Siamo appena arrivati in tempo.
Infatti nel 2002 la colonia era composta da sole tre coppie. Un adulto fu ucciso da bracconieri nel 2003. Nel 2004 BirdLife International con il supporto del Governo Siriano ha iniziato una campagna di protezione e sorveglianza dei nidi che hanno prodotto nel 2006 la più produttiva annata mai registrata, con ben 6 giovani Ibis tutti involati con successo da due nidi. Tre individui subadulti avevano anche raggiunto la colonia.
Tutto questo lascia ben sperare per una lenta ripresa della colonia, se controlli e misure di protezione eviteranno altre perdite. Ovviamente il più grande rischio e’ durante le migrazioni e nelle aree di svernamento.
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Per meglio proteggere gli uccelli durante la migrazione, tre Ibis adulti sono anche stati dotati di trasmittenti satellitari che hanno permesso finalmente di capire le rotte migratorie e i loro quartieri di svernamento. A parte le leggende, nessuno sapeva dove questi uccelli volassero durante le migrazioni. |
Con un volo di oltre 2500 chilometri, gli uccelli Siriani sono migrati attraverso l’Arabia Saudita e lo Yemen per poi passare lo stretto sul Mar Rosso e trascorrere l’inverno in Etiopia, attentamente seguiti dai ricercatori di BirdLife e RSPB (il partner di BirdLife in Gran Bretagna).
Un tempo era diffuso anche in Europa centrale e sud orientale, scomparso attorno al XVII secolo. E poi riscoperto nel Marocco nel tardo IXX secolo. Adesso la riscoperta della colonia Syriana creduta estinta. Una vera storia da Araba Fenice.
Ma le speranze provengono soprattutto dai positivi sviluppi sul campo. BirdLife e il Governo Siriano hanno recentemente firmato un accordo strategico per quattro anni e un programma specifico per la campagna di protezione 2007. Le rispettive “LIPU” in Yemen ed Etiopia (i BirdLife Partners in quei paesi) hanno anche aderito al programma per tutelare gli uccelli durante le migrazioni e nelle aree invernali per meglio completare il programma di conservazione.